L’ansia è un’emozione di base che comporta uno stato di attivazione dell’organismo in risposta ad una situazione percepita come pericolosa. Da un punto di vista evolutivo,  ha una funzione adattiva in quanto si traduce in una tendenza immediata all’esplorazione dell’ambiente, nella ricerca di spiegazioni, rassicurazioni e di vie di fuga. L’ansia può rappresentare una risorsa in alcuni momenti della nostra vita, per proteggerci dai rischi, mantenere lo stato di allerta e per migliorare la prestazione.

Quando  l’attivazione ansiosa è eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto alla situazione che stiamo vivendo, però, siamo di fronte ad un disturbo d’ansia:

 Secondo il Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali, DSM- 5 ed.

 

  • Disturbo d’ansia di separazione: paura o ansia eccessiva e inappropriata rispetto allo stadio di sviluppo che riguarda la separazione da coloro a cui l’individuo è attaccato. Negli adulti si può manifestare con la difficoltà ad affrontare cambiamenti in alcune circostanze di vita, es. trasloco, matrimonio.
  • Mutismo selettivo: incapacità di parlare in situazioni sociali specifiche in cui ci si aspetta che si parli.
  •  Fobia specifica: paura e ansia marcate verso un oggetto o situazione specifico (per es. per volare, animali, iniezioni, ecc);
  •  Disturbo d’ansia sociale: paura o ansia marcate relative a una o più situazioni sociali nelle quali l’individuo è esposto al possibile esame degli altri (es. interazioni sociali, conversare con un estraneo, fare un discorso pubblico, ecc.);
  •  Disturbo di panico: Ricorrenti attacchi di panico: comparsa improvvisa di paura o disagio intenso che raggiunge il picco in pochi minuti, periodo durante il quale si verificano quattro o più dei seguenti sintomi: palpitazioni, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento, nausea, sensazioni di vertigini,
  •  Agorafobia: paura e ansia marcate in situazioni in cui sono ridotte le vie di fuga: trasporti pubblici, trovarsi in spazi aperti (parcheggi, mercati, ponti) o trovarsi in spazi chiusi (negozi, teatri, ecc),ecc.;
  •  Disturbo d’ansia generalizzata: ansia e preoccupazione eccessive che si manifestano per la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi. L’ansia e la preoccupazione si manifesta con almeno 3 di questi sintomi: irrequietezza, facile affaticamento, difficoltà a concentrarsi, alterazioni del sonno, tensione muscolare, irritabilità.

Ed è proprio nei disturbi d’ansia che la terapia cognitivo comportamentale si è dimostrata molto efficace, tanto da essere introdotta nelle linee guida internazionali che indicano i percorsi di cura più adeguati per le diverse patologie:

Per gli attacchi di panico l’efficacia terapeutica è stata dimostrata da uno studio di Ost (2008) che indica miglioramenti nel 78% dei casi e sono stati confermati anche elevati di stabilità nel tempo (Norton e Price, 2007);

Per il Disturbo d’ansia generalizzata l’efficacia terapeutica è stata dimostrata da uno studio di Deacon e Abromowitz (2004), in cui il livello d’ansia e la frequenza delle preoccupazioni si riducono nel 53% dei pazienti.

Per il Disturbo d’Ansia viene raggiunto il 76% di successo terapeutico (Öst, 2008, Norton & Price, 2007).