“Comprendono un’ampia categoria di problemi del sonno che possono coinvolgere adulti e bambini: insonnia, disturbo da ipersonnolenza, narcolessia, disturbo da incubi,… Gli individui con questi disturbi lamentano insoddisfazione riguardo la qualità, la collocazione temporale e la durata del sonno. Lo stress e la compromissione delle attività diurne sono aspetti presenti in tutte le condizioni.”

Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali, DSM- 5 ed..

 

Può capitare nel corso della vita di ognuno avere qualche problema ad addormentarsi o a dormire per un tempo sonno ritenuto sufficiente, senza voler dire soffrire necessariamente di un disturbo del sonno. Quando i frequenti risvegli e le persistenti difficoltà ad iniziare e riprendere il sonno, dopo essersi svegliati, perdurano per almeno 3 mesi con una frequenza minima di 3 volte a settimana, potremmo essere di fronte ad un disturbo del ritmo sonno-veglia se la qualità e la quantità di sonno interferiscono significativamente sul funzionamento globale. (DSM – 5ed)

L’insonnia è il disturbo del sonno più frequente del mondo industrializzato, che coinvolge adulti e bambini ed è sperimentata occasionalmente da oltre la metà della popolazione adulta, colpisce in forma grave un italiano su 10. Ha un forte impatto negativo sul benessere psico-fisico delle persone, come alterazioni dell’umore e cali di prestazioni cognitive e fisiche.

Oggi è possibile ricorrere anche a trattamenti non-farmacologici, tra cui la terapia cognitivo comportamentale, un trattamento efficace per i disturbi cronici del sonno, generalmente raccomandato come primo passo nel trattamento del problema. La terapia cognitivo comportamentale specifica per l’insonnia consiste in un programma strutturato volto all’identificazione ed alla sostituzione dei pensieri e comportamenti che stanno alla base del peggioramento relativo ai problemi del sonno congiuntamente alla promozione dei comportamenti che, al contrario, ne facilitano il raggiungimento.

Gli interventi cognitivo comportamentali prevedono l’utilizzo di più tecniche: controllo degli stimoli, la tecnica della restrizione del sonno, l’igiene del sonno e tecniche aggiuntive, quali le tecniche di rilassamento, la mindfulness, la compressione del sonno (Perlis, Posner & altri, 2002)

 

 

“il sonno è per tutti gli uomini ciò che la carica è per un orologio” A. Schopenhauer